Ανέκδοτος επιστολή (1501) του Βενεδίκτου Pesaro, αρχιστρατήγου των θαλασσίων και χερσαίων δυνάμεων των Βενετών κατά τον Β΄ βενετο-τουρκικόν πόλεμον
Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.7, 1970, pages 97-109
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97-109
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Una lettera inedita (1501) di Benedetto Pesaro capitano generale di mare durante la seconda guerra veneto-turca
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Nel presente studio si pubblica il testo originale, con la traduzione greca, di una lettera di Benedetto Pesaro scritta a Corfù il 23 settembre 1501 ed indirizzata al Consiglio dei Dieci. La lettera è stata rinvenuta presso un antiquario di Vancouver in Canada. Con essa il Pesaro, che era capitano generale di mare durante la seconda guerra veneto - turca, risponde ad un ordine del Consiglio dei Dieci di arrestare alcune persone sospette di Malvasia, che erano state denunciate al Consiglio stesso. È da notare che a quel tempo Modone e Corone erano già state conquistate dai turchi e solo Malvasia rimaneva in mano ai veneziani.Il Pesaro espone le misure da lui prese a proposito delle denunce e riferisce di aver arrestato uno dei sospetti, il cavaliere Costa Paniperis con suo figlio. Per quanto riguarda però gli altri due accusati, Teodoro Monogianni e Nicolò Manessis, egli dichiara di ritenerli entrambi persone fedeli alla Repubblica, che hanno offerto e continuano ad offrire i loro fidati servizi. Al contrario accusa Andrea Da Riva, già podestà di Malvasia, di aver denunciato le sopraddette due persone per odio, mentre in realtà sembra che proprio quest’ultimo avesse compiuto gravi irregolarità durante l’ esercizio della sua carica.L’ autore esamina il quadro storico entro il quale si collocano gli avvenimenti riferiti nella lettera. La seconda guerra veneto - turca scoppiò nel 1499 e dopo l’insucesso del primo capitano generale di mare Antonio Grimani, lo stesso fu sostituito da Benedetto Pesaro, autore della lettera pubblicata. La lotta tra i Veneziani ed i turchi continuò con esito incerto fino al 1501, quando le due potenze firmarono il trattato che fu estremamente sfavorevole alla Serenissima. Con questo trattato fra l’altro i Veneziani furono costretti a restituire ai turchi l’isola di Leucade, fatto che addolorerà a tal punto il Pesaro da aggravare la sua già minata salute e provocare la sua morte il 10 agosto 1503. La lettera qui pubblicata e commentata illumina l’implacabile lotta condotta dai Veneziani durante l’ultimo anno della guerra.
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