Η εικόνα της Παναγίας της Επισκοπιανής στην Κρήτη πριν από τη μεταφορά της στη Ζάκυνθο

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.16, 1979, pages 255-268

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Pages:
255-268
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L’icona della Vergine “Episkopiani” a Creta prima del suo trasferimento a Zante
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All’inizio di questo studio si pubblica in modo piu completo, dopo la pulitura, l’ iscrizione che si trova sull’icona della Vergine «Episkopiani», conservata oggi nel Museo di Zante, ove fu trasportata dalla città di Candia nel 1669. L’iscrizione, in data 25 aprile 1657, ci informa che quest’icona della Vergine «Eieusa» fu restaurata durante l’assedio della città di Candia da parte dei Turchi con il contributo di alcuni fedeli (i cui nomi si leggono oggi per la prima volta) e della Confraternita del monastero di «Eleousa», che dipendeva dal vescovado di Ghersonisos. La parola «Chersonisos», mezzo cancellata nell’iscrizione, letta e completata per la prima volta dall’ a. di questo studio, ha permesso di de durre che l’icona venne nominata «Episkopiani» da questo vescovasdo (in greco «Episkopì») di Chersonisos. Si deduce inoltre che all’inizio l’ icona doveva trovarsi probabilmente nel monastero di Eieusa, menzionato nell’iscrizione e che deve essere identificato con l’omonimo odierno monastero abbandonato, che si trova nei pressi del villaggio di Voritsi (nella diocesi dello stesso vescovado di Chersonisos) sul quale monastero l’a. pubblica alcuni documenti alla fine dello studio. Con l’invasione dei turchi sembra che l’icona sia stata trasportata alla città di Candia, dove continuò ad essere oggetto di devozione e dove venne restaurata. È noto che, alla resa di Candia, fu trasportata a Zante e da questo momento la sua storia è ormai nota. L’a. ha voluto illuminare la precedente storia dell’icona a Creta.
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Περιέχει εικόνα και σημειώσεις, Πίν. ΛΒ΄