Entre Constantinople et Venise. L’Hodoeporicum de Favoli et son escale au Ténare (début 1546)

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.15, 1978, pages 246-259

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246-259
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Il presente articolo ha lo scopo di attirare l’attenzione su un lungo poema neolatino che descrive un viaggio di andata e ritorno da Venezia a Costantinopoli negli anni 1545 - 1546. Si tratta dell’«Hodoepori- cum Byzantinum» di Ugo Favoli, di cui l’unica edizione venne stampata a Lovanio nel 1563. Numerose difficoltà rendono l’approccio a questo testo assai difficile, fatto che spiega come nessuno storico abbia pensato di utilizzarlo. All’inizio si dà una presentazione del personaggio di Favoli, studente in medicina all’Università di Padova, che accompagnò Gérard de Veltwÿck, ambasciatore di Carlo V alla corte di Solimano TT. Durante il suo ritorno per mare attraverso l’Egeo, Favoli scoprì la Grecia che conosceva solo attraverso i libri. È da notare che Nicandro Nuccio faceva parte anche lui della scorta di Gérard de Veltwÿck e che questo stesso viaggio diede lo spunto ad un’altra opera letteraria in prosa e questa volta in greco : le « Αποδημίαι» di Nuccio.A titolo d’esempio, l’a. analizza un brano deir«Hodoeporicum» di Favoli : quello che descrive la località di Porto Quaglio sulla penisola di Tenaro, scalo importante per la navigazione fra Venezia e Costantinopoli e luogo rilevante della storia neogreca. Ha anche tentato di mostrare come la collaborazione delle scienze ausiliarie (la critica testuale, la critica storica, la ricerca delle fonti letterarie e la topografia) possono illuminare il testo. In conclusione, l’a. sottolinea come già nel 1546, Maina aveva perduto la relativa prosperità che Ciriaco d’Ancona aveva riscontrato un secolo prima.
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