Έλληνες στρατιώτες στο Bergamo : οι πολιτικές προεκτάσεις ενός εκκλησιαστικού ζητήματος (1622-1624)

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.38, 2008, pages 289-336

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289-336
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La natura del caso dei soldati di Bergamo è apparentemente ecclesiastica: il locale inquisitore e i vari esponenti della chiesa cattolica, guidati dalla Sacra Congregazione, cercarono ripetutamente di convertire al dogma cattolico i soldati mercenari ortodossi della regione. I soldati greci ricorsero, tramite il loro sacerdote, alle autorità veneziane rivendicando il diritto alla libertà di culto che avevano guadagnato con le loro preziose prestazioni in campo di battaglia. Due volte il Senato si mobilitò emettendo risoluzioni a difesa degli ortodossi. Le inchieste e gli sviluppi politici rivelarono progressivamente che l’attività papale nella regione mirava a creare una crisi locale, che gli Spagnoli potessero sfruttare in caso di estensione della guerra con Venezia. Culmine dello scontro romano-veneziano fu la scoperta dell’esistenza di una bolla segreta contro gli eretici, sulla quale Paolo Sarpi espresse l’opinione che avesse come bersaglio l’imped imento della formazione di un’alleanza antispagnola.Il caso dei soldati greci di Bergamo si svolge in un periodo di importantissimi rivolgimenti politici e sociali in campo europeo, che giustificano il tardivo interesse di Venezia per gli ortodossi. Anche se tutto l’affare fu definito come problema essenzialmente ecclesiastico, assunse tuttavia importanti estensioni politiche, che condussero ad un’aspra contrapposizione Venezia e la Santa sede per più di un triennio (1622-1624). Il complesso dei dati qui raccolti ha condotto alla revisione dei fatti storici relativi a questo problema, ma anche all’adduzione di preziose informazioni sui gruppi dei mercenari ortodossi che si ammassarono in questa regione fin dalla prima metà del XVII secolo.
Subject:
Subject (LC):
Keywords:
μεταβυζαντινή ιστορία, βενετική ιστορία, πολιτική ιστορία