Η Φλαγγίνειος σχολή της Βενετίας και οι Kερκυραίοι υπότροφοι

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.37, 2007, pages 359-388

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359-388
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Tommaso Flangliini, un ’avvocato corfiota, espresse nel suo testamento (1644) il desiderio che dal suo pingue legato fosse eretto anche un collegio nel quale venissero accettati come studenti interni preferibilmente prima i corfiotti, poi i ciprioti e dopo tutti gli altri.Il collegio cominciò a funzionare nel 1665. Allora arrivarono a Venezia dodici giovani corfioti, candidati per la scuola, dei quali furono amessi all’inizio soltanto quattro, perchè gli altri non possedevano i requisiti richiesti.Nel presente studio si esamina la reazione dei giovani esclusi, descritta nei documenti inediti esistenti nell’Archivio Storico di Corfù. I candidati dell’anno 1665, insieme con i parenti dei nuovi candidati dell’anno 1670, indicarono come colpevole per la loro esclusione il cretense Melezio Chortaci, arcivescovo titolare di Filadelfia e residente a Venezia.Negli anni successivi i Riformatori dello Studio di Padova, come responsabili per il funzionamento dell a scuola, non smisero di pubblicare i proclami a Corfù ed a rendere noti i posti vacanti nella scuola. Gli studenti corfioti però che arrivavano a studiare nel collegio da allora in poi furono sempre di meno. I corfioti tuttavia continuavano ad accusare oltre il Chortaci anche Melezio Tipaldo, e alla fine attribuivano questo calo di presenze al comportamento del direttore Giorgio Patussa. La comunità di Corfù non riuscì a dimenticare la non ammissione del 1665, a superare il suo orgoglio e ad accettare che nel collegio potrebbero studiare degli studenti che non fossero i concittadini di Flanghini. A causa di questo, i corfioti non furono tanto beneficiati come invece avrebbe desiderato il loro concittadino Tommaso Flanghini.
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Περιέχει σημειώσεις, Η αρθρογράφος θα ήθελε να εκφράσει και από τη θέση αυτή τις ειλικρινείς της ευχαριστίες στη διευθύντρια του Ελληνικού Ινστιτούτου της Βενετίας, καθηγήτρια κυρία Χρύσα Μαλτέζου, για την προθυμία της να διευκολύνει την ερευνά της στο Κρατικό Αρχείο της Βενετίας καθώς και για τις βιβλιογραφικές υποδείξεις στο κείμενό της.