Η εικόνα της Θεοτόκου Ζωοδόχου Πηγής (1650) στην ομώνυμη μονή του Πόρου
Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.37, 2007, pages 251-266
Issue:
Pages:
251-266
Author:
Abstract:
Il monastero della Fonte di Vita a Poros possiede tra l’altro un ’icona di grandi dimensioni rappresentante la Madonna con lo stesso modello iconografico. La sua importanza consiste soprattutto nel ricco e probabilmente unico schema iconografico che congiunge la figura centrale con la Madre di Dio del tipo Fonte di Vita a tre altre raffigurazioni della Vergine con il Bambino su più piccola scala; la Madonna Orante sulla parte superiore dell’icona e ancora due scene in miniatura sui due lati della composizione con riferimento all’innologia della Vergine. Il secondo rilevante elemento riguarda tanto le iscrizioni di contenuto teologico, quanto quelle dedicatorie, illuminanti per la datazione e per i personaggi storici che vi sono coinvolti.Secondo le iscrizioni, l’icona della Fonte di Vita fu dipinta a Venezia nel 1650 al tempo di Atanasio Valeriano ... arcivescovo di Filadelfia e con il contributo dello ieromonaco Theofilaktos Zanfournaris, figlio del pit tore Emanuele. Così la committenza dell’opera si collega a due importanti personalità ecclesiastiche della colonia greca di Venezia, la cui attività è testimoniata anche da un ricco materiale archivistico. Inoltre il restauro dell’icona nel 1822 fu intrapreso dal priore del monastero Galaktion Galatis.Elementi dell’icona come la composizione dei temi iconografici, la qualità dei colori, il suo valore estetico, portano a collegare l’opera con la produzione pittorica di artisti cretesi operanti a metà del XVII secolo tra Creta e Venezia.
Subject:
Subject (LC):
Notes:
Περιέχει σημειώσεις, Την εικόνα επισήμανε η καθηγήτρια κ. Χρύσα Μαλτέζου, διευθύντρια του Ελληνικού Ινστιτούτου Βυζαντινών και Μεταβυζαντινών Σπουδών Βενετίας, κατά την επίσκεψή της στη Μονή Καλαυρείας του Πόρου, με αφορμή τη συμμετοχή της στο συμπόσιο Αξία Πορφύρας (Πόρος, 16-18 Ιουλίου 2004) προς τιμήν της καθηγήτριας Ελένης Γλύκατζη-Αρβελέρ. Η αρθρογράφος ευχαριστεί θερμά την κ. Μαλτέζου που την προέτρεψε να μελετήσει την εικόνα. Το κείμενο παρουσίασε αρχικά στο Έκτο Επιστημονικό Συμπόσιο Ανασκαφή και Έρευνα, VI: Από το ερευνητικό έρ γο του Τομέα Αρχαιολογίας και Ιστορίας της Τέχνης (Αθήνα, 26-27 Απριλίου 2007), που οργάνωσε το Τμήμα Ιστορίας και Αρχαιολογίας του Πανεπιστημίου Αθηνών.