Η κοινωνική συνείδηση ενός κρητικού του 1574

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.37, 2007, pages 121-153

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121-153
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Il mittente di cognome sconosciuto, indirizza una lettera all’allevatore di bestiame suo compare Luca Fumi a Keramià di la Canea. La lettera è stata scritta da luogo ignoto il 12 gennaio 1574 ed è giunta a la Canea dopo quindici giorni. Nella lettera Leo dà il permesso al suo compare di costruire una baita per custodire il suo gregge, si riferisce inoltre a questioni private. Nella maggior parte della lettera tuttavia se la prende con il comportamento delle autorità e dei nobilinei confronti dei contadini cretesi. Ritiene che gli ottomani al loro confronto si siano comportati meglio verso i loro sudditi e chiede che Luca preavvisi da parte sua alcuni suoi conoscenti "notabili e signori” (άρχοντες και αυθεντάδες) di cambiare atteggiamento verso i poveri, affinché non accada a loro quello che accadde ai nobili ciprioti, ridotti a mendicare. Infine chiede che il destinatario della lettera si dia da fare affinché gli sia resa giustizia n ella disputa che lo stesso ha per ragioni economico-commerciali con suo nipote, dello stesso nome, Leo.Alla presentazione della lettera segue il tentativo di interpretazione ed analisi dei passi imprecisamente formulati, si identifica il luogo di spedizione, la persona e la posizione sociale del mittente, si cerca di commentare le sue opinioni e di individuare la sua personalità e le sue motivazioni. Si prospetta l’idea che Leo appartenesse ai signori del luogo che vantavano di aver origini bizantine (αρχοντορωμαίοι) e che avesse anche particolari sensibilità sociali. Si ritiene molto probabile che la lettera sia stata spedita da Costantinopoli e si constatano notevoli punti in comune di Leo con il mercante Leonino Servo, anche se non si può pervenire ad una sicura identificazione di questi due personaggi.
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