Συμβολή στη μελέτη του έργου του Παναγιώτη Δοξαρά “Τέχνη Ζωγραφίας” στη Μαρκιανή βιβλιοθήκη της Βενετίας
Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.19, 1982, pages 212-223
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212-223
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Panaghiotis Doxaràs è il fondatore della pittura greca moderna. A Venezia, dove studiò (1699-1702), fu iniziato alle opere dei grandi artisti del Rinascimento e del Barocco; probabilmente potè anche seguire Fattività delle varie corporazioni artistiche (accademie, consigli dei pittori ecc.) che fiorivano allora in Italia come centri culturali di carattere didattico-professionale.L’ autore crede che tutto ciò facesse sì che Doxaràs si formasse una propria visione dell’arte greca di quel tempo e che lo inducesse a cercare di contribuire al rinnovamento della pittura post-bizantina non solo con le sue opere pittoriche, ma anche con quelle teoriche. Il cod. Marc. gr. IV 50 (= 1117) del 1720 è il primo tentativo del pittore di scrivere un testo del genere. Intitolato Arte Pittorica, contiene la traduzione del Trattalo della Pitturai testi di Leonardo e dell’Alberti, incisioni di Charles Errard su disegni, in parte, di Nicolas Poussin) stampato nel 1651 a
cura di Rafaelle du Fresne. Doxaràs ha tradotto in greco, escluse poche eccezioni, il libro intero ed ha aggiunto alcuni altri testi che danno un ’immagine completa dell’arte europea dal 1400 in poi e fanno un confronto fra quest’ultima e l’arte bizantineggiante verso il 1700.È impressionante la capacità del pittore di realizzare a penna e inchiostro le incisioni dell Trattato e di imitarne la tecnica. Ila anche creato un tipo iconografico del Pantocratore, all’inizio della dedica dell’ opera intera al Cristo.
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Notes:
Περιέχει εικόνες και σημειώσεις, Πίν. Ε΄-ΙΕ΄