Οι αμπασαδόροι της Μεγάλης Μοσχοβίας στη Βενετία και ο Κρητικός Πόλεμος
Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.30, 2000, pages 9-20
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9-20
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Partendo da due ambasciate a Venezia nel 1657 e 1663, si esaminano I rapporti della Confraternita Greca di Venezia con la Russia inseriti nell’ambito della svolta ideologica di quel tempo verso gli ortodossi russi. In entrambi i casi i membri della Confraternita ricevettero calorosamente gli ambasciatori della Grande Moscovia, donando loro delle incisioni rappresentanti la chiesa di S. Giorgio e dei bei ceri. Allora evidentemente il cretese Gherassimos Vlachos, in seguito metropolita di Filadelfia, che si era rifugiato a Venezia, deve aver colto l’occasione di esporre ai russi lo stato disperato in cui si trovava Creta a causa della guerra venetocretese. Tramite gli ambasciatori russi Vlachos deve aver mandato ad Alessio Michailovits il noto «paratharryntikos logos», discorso con il quale lo incitava a liberare i greci e a venir nominato «Grande» seguendo l’esempio di Alessandro il Grande.
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Περιέχει σημειώσεις, Ανακοίνωση στο συνέδριο: Κρήτη, Ανατολική Μεσόγειος και Ρωσία τον 17ο αιώνα (Μόσχα, Σεπτέμβριος 1995).