Ο Αρσένιος Μονεμβασίας ο Αποστόλης και η ελληνική αδελφότητα Βενετίας (1534-1535)

Part of : Θησαυρίσματα ; Vol.14, 1977, pages 110-126

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110-126
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In questo lavoro vengono pubblicati e commentati quattro documenti (due dei quali inediti) relativi all’attività di Arsenio Apostolis, l’ erudito arcivescovo di Malvasia, durante gli ultimi anni della sua vita (1534-1535) a Venezia. Due di questi documenti sono decreti del Consiglio dei Dieci, che misero alla prova i rapporti della Repubblica Veneta con la Confraternita Greca di Venezia. Con il primo, il Consiglio dei Dieci nomina Arsenio (prelato cattolico) predicatore nella chiesa ortodossa di San Giorgio dei Greci (30 marzo 1534, doc. A). Con il secondo, lo stesso Consiglio nomina in questa chiesa due cappellani filocattolici e concede ad Arsenio il diritto della loro scelta (29 maggio 1534, doc. B). L’anno seguente Arsenio presentò al Consiglio dei Dieci una supplica, finora inedita (doc. C), dalla quale vengono alla luce interessanti notizie sugli affari interni della Confraternita Greca : Fra gli ortodossi e i filocattolici erano intercorsi alcuni sco ntri. I secondi erano protetti dalla Repubblica Veneta, i primi avevano comunicato con il patriarca di Costantinopoli e gli avevano chiesto per lettera di scomunicare Arsenio per una seconda volta. Arsenio allora supplicò il Consiglio dei Dieci di punire severamente tutti quelli che si erano immischiati nell ’affare della scomunica e di prendere la Confraternita sotto la sua «protezione», privandola così della sua autonomia. La supplica di Arsenio non venne accolta (16 marzo 1535, doc. D). La sua importanza però sta nel fatto che essa offre nuovi dati sulla storia della Confraternita Greca, come pure nel fatto che, essendo l’ultimo scritto conosciuto del dotto arcivescovo, arricchisce le nostre conoscenze sulla sua vita ed anche sulla sua mentalità fino ai suoi ultimi giorni.
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